Trento, 28 aprile 2025

Raggiunto il record delle erogazioni
Parole d’ordine: giovani, apertura delle sedi, dialogo col territorio
L’approvazione del bilancio d’esercizio e di missione 2024 è l’ultimo atto del mandato triennale del Consiglio di Gestione di Fondazione Caritro, che dal primo maggio inizierà un nuovo corso. «Mi appresto a lasciare questo incarico consegnando nelle mani di chi verrà dopo di me una Fondazione cresciuta per patrimonio ed erogazioni, che ha saputo sviluppare progetti che l’hanno portata ad essere più vicina alle persone ed alle comunità trentine» racconta il presidente Carlo Schönsberg nell’ultima conferenza stampa, dopo sei anni di impegno tra palazzo Calepini e palazzo Del Bene. «Gli obiettivi che ci eravamo dati all’inizio erano un maggiore coinvolgimento dei giovani, la volontà di aprire le sedi alle persone, essere più attivi anche nelle valli oltre alle due città dove la Fondazione è storicamente presente. Il lavoro fatto in questo senso è stato ripagato dai risultati. Fondazione Caritro ora guarda al futuro e cerca di immaginarlo ascoltando le nuove generazioni, che la conoscono non solo attraverso le tante iniziative sostenute nell’ambito della scuola ma anche grazie a ciò che è stato creato per loro. È una Fondazione che sta valorizzando il suo patrimonio artistico osando linguaggi nuovi; che crede nel ruolo fondamentale della ricerca scientifica e tecnologica come leva per l’innovazione e che cerca di spronare le comunità ad essere più attive. Comunità con le quali negli ultimi mesi ha creato un legame più forte, per la presenza sul territorio con iniziative ed alleanze».
Il bilancio è un documento che descrive in modo dettagliato le attività di un anno, il 2024. Le operazioni contabili tracciano passo passo la gestione di un patrimonio ingente, che il Consiglio di Gestione in collaborazione con la direttrice generale deve amministrare con la cura del buon padre di famiglia. Nel 2024 è arrivato a 489 milioni di euro ai valori contabili, 630 milioni di euro ai valori correnti. È il patrimonio di un ente privato il cui unico scopo è quello dell’utilità sociale: per questo è importante per chi lo gestisce ricordare che ogni decisione si riflette sulla comunità. Gli investimenti che permettono di generare profitti, infatti, diventano erogazioni. Sono linfa vitale per il territorio e per le sue associazioni, diventano iniziative proprie con le quali la Fondazione promuove lo sviluppo socio economico, sono risorse fondamentali per affiancare enti come l’Università che rivestono un ruolo strategico.
Tra i numeri del 2024 ci sono cifre che attestano un record di avanzo pari a 18.198.592 euro e un record di erogazioni che ammontano a 11 milioni di euro: risultati che segnano l’apice nella storia di Caritro. Per avere un termine di paragone sul lungo periodo nel 2015 l’avanzo era di 10.217.545 euro, le erogazioni a quota 6,1 milioni di euro. Sono state accantonate risorse per 4,5 milioni di euro al fondo di stabilizzazione per mettere al sicuro le erogazioni future; 4,3 milioni di euro per i fondi ai settori rilevanti per la prosecuzione del sostegno a VRT, la Fondazione per la valorizzazione della ricerca trentina che è un ente strumentale di Fondazione Caritro. I dati che emergono da uno sguardo allargato sul triennio mettono in luce la diversificazione del patrimonio e la messa a reddito di tutti gli investimenti, insieme alla stabilizzazione dei ricavi ordinari. Sono azioni che hanno permesso di arrivare a questi risultati importanti per la Fondazione, ma anche e soprattutto per la comunità. Ci sono due indici in particolare che offrono un termine di paragone in questo senso: quelli che mettono in relazione il patrimonio della Fondazione rispetto alla popolazione residente che ammonta a 754,85 euro pro capite (in aumento rispetto ai 751,18 dell’anno precedente) e il rapporto tra le erogazioni della Fondazione e la popolazione residente che ammonta a 20,18 euro pro capite, in significativo aumento rispetto al passato (l’anno scorso era di 17,87 euro pro capite). Fondazione Caritro si posiziona così tra le prime fondazioni, tra le 82 di origine bancaria iscritte ad Acri.
Sfogliando le pagine del bilancio, oltre ai numeri, si possono leggere anche le descrizioni dei tanti progetti che Fondazione Caritro ha portato avanti, sostenuto, o presentato per la prima volta nel 2024. C’è un filo che li unisce: l’attenzione ai giovani, l’apertura delle sedi e il dialogo con il territorio grazie all’intensificazione di collaborazioni con partner locali e non. Questo ha portato indubbiamente ad una maggiore riconoscibilità dell’ente nelle comunità, che era uno degli obiettivi di questo Consiglio di gestione.