Trento, 25 marzo 2025

Innovazione come leva di sviluppo socio-economico di un territorio. Innovazione come impresa. Innovazione come idee nuove per il sistema produttivo. Sono alcuni dei concetti emersi stamattina all’evento che Fondazione Caritro ha organizzato in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti al Museo di arte moderna e contemporanea (MART) di Rovereto (TN). “CDP: innovazione nel territorio trentino” é il titolo della mattinata che ha radunato sotto la cupola rappresentanti del mondo della finanza, delle fondazioni e degli enti che in Trentino si occupano di ricerca, innovazione e l’ecosistema delle imprese. Ambiti nei quali si parlano anche linguaggi diversi, ma che hanno un obiettivo comune: lo sviluppo socio-economico del territorio.
L’incontro di oggi era dedicato in particolare alle attività e all’impegno del Gruppo CDP a favore dell’economia locale ed è cominciato con un momento di saluti istituzionali che ha visto protagonisti il presidente della Fondazione Caritro, Carlo Schönsberg, il Presidente di Acri e Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone e il Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini. Proprio Schönsberg ha disegnato la cornice dell’evento: “Se qualcuno si sta chiedendo cosa c’entrano le fondazioni in tutto questo, aggiungo che le fondazioni giocano un importante ruolo di facilitatore di reti, di catalizzatore dello sviluppo della comunità nella quale operano. Non sono più le fondazioni che elargiscono denaro per i progetti, ma sono le prime a promuovere innovazione e dialogo tra i tanti soggetti diversi come quelli che sono qui oggi”. Gli ha fatto eco il presidente Azzone: “Le fondazioni hanno una missione, rendere più forte le comunità in cui sono. Agire su assi: aiutare a creare valore condiviso, fare in modo che questo valore vada ad agire sulla coesione sociale”.
“L’innovazione è uno dei fattori determinanti per la crescita di un sistema economico. Vi è dunque la necessità di accelerare lo sviluppo degli investimenti in questo ambito per avere un impatto positivo in termini di creazione di nuovi posti di lavoro e di nuova imprenditorialità” ha commentato Gorno Tempini. “Il concetto di innovazione, un elemento cardine del nostro Piano Strategico 2025-2027, fa leva sul lavoro congiunto di competenze e risorse tra il pubblico, le università ed i centri di ricerca e le imprese. Cdp ha agito da investitore e collante fra tutti questi protagonisti necessari al fine di creare una vera e propria “infrastruttura dell’innovazione” nel nostro Paese. La sfida è ora traghettare queste migliaia di nuove piccole imprese, le start up, verso una collaborazione sempre più stretta con il sistema industriale italiano. Cdp è oggi il principale attore in Italia, con una esperienza ormai decennale, sviluppatasi con maggiore intensità negli ultimi anni, ma con l’auspicio che il proprio ruolo possa gradualmente ridursi grazie al continuo coinvolgimento di nuovi protagonisti, finanziari e industriali”, ha dichiarato.



La tavola rotonda che è seguita ha approfondito questi temi in chiave locale, moderata dal Ceo di Will e Chora media – una start up – Riccardo Haupt, ha offrerto una vetrina ai progetti che hanno realizzato idee innovative grazie all’ecosistema Trentino. “Le sfide sono giganti e il tema dei talenti è urgente” ha esordito il rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian. “Abbiamo un ecosistema piccolo, ma nel nostro piccolo fare innovazione vuol dire farla insieme, come sistema Trentino: università, centri di ricerca, sistema pubblico e imprese”. Necessità di fare sinergia che ha richiamato nel suo intervento anche il segretario generale di FBK, Andrea Simoni: “Noi cerchiamo di esser attrattivi per i talenti con le eccellenze che abbiamo, offrendo anche un territorio e un sistema che creino una condizione per restare. E’ una questione di investimenti, ma anche di qualità della vita che convince i ricercatori a rimanere”.
L’innovazione è nel DNA di Fondazione Caritro, che investe nella ricerca da quando è nata, più di trent’anni fa. Anita Penati, la direttrice generale, ha spiegato come è evoluta nel tempo insieme al ruolo stesso della fondazione. “E’ iniziata con una partecipazione in Fbk e proseguita con la Convenzione con l’Università di Trento per sostenere progetti strategici. Il sostegno alla ricerca (45% delle erogazioni, che significano quasi 80 milioni di trent’anni) passa attraverso i bandi per i post doc e di ricerca e sviluppo ma, interpretando i bisogno del territorio, è diventato qualcosa di più: un ente strumentale dedicato al sostegno della ricerca che aiuta le persone. E’ la Fondazione Vrt, che con la sua struttura snella è uno strumento rapido per sostenere la ricerca”.
Fondazione Caritro partecipa inoltre a Trentino Invest, che nel panel di oggi era rappresentato da Giovanni Sussarellu: “Il nostro obiettivo come venture capitale è fornire strumenti alla startup”. E due erano le start up che hanno raccontato il loro successo grazie al sistema Trentino: Bike flip con il suo co fondatore Andrea Maranelli e OneBra con la Ceo Sofia Santi e in chiusura anche Windcity con Robi e Vanni Casonato.
La mattinata si è chiusa con l’intervento dell’amministratore delegato di Cdp Venture Capital, Agostino Scornajenchi. “Innovazione è sinonimo di impresa e in questo Paese l’abbiamo dimenticato. Le più grandi imprese americane di adesso erano le startup o di 20 anni fa. Venture capital è un’infrastruttura: trasporta denaro da dove c’è a dove serve e uno dei nostri successi è consegnare le start-up al sistema produttivo del Paese. Questo paese ha bisogno di un’industria vera. Gli investimenti in venture capital aumentano in doppia cifra anno su anno, ma noi siamo lontani dai territori, quindi é importante avere sentinelle come le fondazioni. L’obiettivo è portare i ragazzi a conoscere il mondo dell’impresa e far nascere in loro il germe dell’imprenditoria ancora mentre studiano”.






